A dimostrazione che il modellismo ha molte facce, alle
volte nascoste anche se conosciute, che quando irrompono
prepotentemente nel nostro tran-tran ti lasciano alle
volte senza fiato.
Tralasciando l'aspetto organizzativo da parte delle
istituzioni che alle volte ha del boccaccesco, grazie
all'impegno dell'Istituto Confucio di Torino, e
soprattutto grazie alla valida opera di Li Dan (al
centro della foto) che li accompagnava, i maestri
costruttori di Weifang della regione dello Shandong
depositari di una antica tecnica di costruzione di
aquiloni, hanno dimostrato, facendoli volare sulla pista
del gruppo Eolo, le loro fantastiche costruzioni
artigianali (oserei dire opere d'arte).
Dopo la segnalazione della possibilita' di allestire un simile
evento, in soli due giorni il gruppo Eolo si e' messo in
moto ospitando quella che nei suoi annali sara' la
manifestazione piu' strana ed entusiasmante.
Tutti coloro provvisti del gusto del bello, guardando le
foto degli aquiloni potranno capire quale emozione
poteva generare osservarli a qualche centimetro di
distanza.
Ogni decimetro quadro di questi tessuti in seta era una
autentica opera d'arte, dipinta come se fosse un quadro
d'autore da appendere.
Noi siamo abituati a vedere aquiloni, magari acrobatici, si
colorati, ma non cosi'.
Noi siamo abituati in questo campo alle due dimensioni, loro
a tre!
Il team cinese e' arrivato sul sito dell'Eolo con un Autobus
attrezzato, con al seguito bauli pieni di aquiloni che,
una volta montati, sono stati appesi alle reti di
protezione della nostra struttura ne e' risultata una
esposizione d'arte come si puo' ammirare nei vari musei
di arte grafica.
Subito dopo e' arrivato un altro autobus pieno di ragazzi
delle scuole medie, invitati per partecipare al
laboratorio di cui piu' avanti vi parlero'. Uno dopo l'altro, anche
in assenza di vento, gli aquiloni sono stati portati in volo dopo
una rapida corsa, e sollevati sempre piu' in alto da sapienti mani
addestrate a questo.
Quando io stesso ho visto L'Ibis salire in alto e
distendere la lunga coda con le zampe che danzavano nel
vento relativo, non ho saputo trattenere un Ohhh di
stupore, uguale a quello di quando hanno fatto salire il
primo dragone, un mostro alato con barba, con piume di
pavone lungo le vertebre dorsali, della lunghezza di 50
metri!
Strutturalmente realizzati in bamboo, rigorosamente
senza colle e solo con legamenti, queste costruzioni
sono estremamente rigide e robuste, e ci e' dimostrato dal
fatto che i ragazzi presenti sono stati invitati a
portarli in volo, e vi posso assicurare che ne hanno
fatte di tutti i colori, ma non se ne e' rotto uno!
Con la visita del Sindaco di Montalto Dora, e' avvenuto un
incontro tra due comunita' diverse, con scambio reciproco
di doni, a ricordo di un momento magico.
Mentre i maestri di volo ci deliziavano con la loro
arte, i maestri costruttori davano il via al
laboratorio, insegnando ai ragazzi come dipingere gli
aquiloni appositamente ideati per loro, sotto la
tettoia, sui tavoli della nostra struttura.
Tecnologia molto semplice ed efficace, realizzata
costruendo l'aquilone con stecche sempre di bamboo, con
tessuto di seta ma con grafica in bianco e nero.
I ragazzi, armati di quei pennelloni cinesi con i quali in
quella nazione si scrive, con delle specie di acquerelli
hanno colorato le parti in bianco, con dei risultati
sorprendenti da fare invidia a molti pittori.
Quindi ogni ragazzo, con la sua opera, si e' portato sul
campo di volo e dopo una leggera corsa, l'aquilone
saliva maestoso nell'aria, ad inseguire quelli che gia'
si trovavano li'.
L'obiettivo dei maestri cinesi era cosi' raggiunto,
essendo riusciti a trasferire ad una gioventu'
disponibile la gioia e la passione per quest'arte.
Al termine, buona parte degli aquiloni appesi alle reti
sono stati donati ai ragazzi, a tutti i presenti,
dopodiche' i maestri si sono imbarcati con armi e bagagli
sui loro mezzi alla volta di Cogne (AO), ultima tappa
del loro tour italiano.
Chissa' se riusciremo a ripetere il prossimo anno un
evento come questo.